Sonetto caudato.
Verde dolcissimo roseo còlto nell'incolto campo sulla collina dalla pesante madre ch'era piantina, dal paterno fuoco è stato cotto. / Poi gusci rotti da nonno Ferro, neve di mandorle, buccia d'arance, tritato cioccolato e fichi 'n pance bianche, riposte dov'è bótte il cèrro. / Bianca Marisa d'aurora vestita nella tinozza poi tutto rimésta, con l'anice, l'olio, caffè, e lèsta nell'unte teglie, bene, ha spartita la melma d'adamo dolce d'inverno condannata al fascinato inferno... / Quasi mi scordavo nella ricetta mosto, zucchero, pane e uvetta.
Franck Lefleur
