|Poesia – canzone – sul caffè.|
Doppia notte tu resti in prigione nel decaedro pozzo di metallo, non versato al giorno alla tazzina bianca, di ciliegie due impressa, e l'alba sua … attendi. Buio caffè confuso confessa i sorsi perduti; una dozzina di te nella sua bocca in ballo al freddo cuore han' poi agnizione, m' all'anima assenti... Ma fortuna sui denti miei, perché al risveglio versato alla luce, ma poi al lavello, costretto dall'averti 'sì pensato a farmi dal gorgogliar mulinello, io, scivolando presto lo scarico fuggo corolle, le fiamme celesti, e bocca tua di rose 'sì agresti... Fino | a perdermi nel rammarico del sorso che non sarò, di quel battito che mai scalderò.
Franck Lefleur
