Nuvolia di chi ha visto brillare una stella.
Non mi accontento di un amore che sbatte addosso ogni giorno come foglie, ma d'autunno, né di labbra folli come serate, che scendono dal pensarti come quella lacrima pianta, quando sorrido, da qualcosa dentro, e che catturo rapido con la lingua per nasconderla di nuovo, dove brucia, nella bocca, nei versi, insieme a quello che mi fai sentire, insieme a quello che non può dirsi. Non mi accontento di ciò che non sei, e do il tuo nome a una stella, candida lontana lontana, per guardarla ogni notte splendere fra le foglie.
Franck Lefleur
