|Nuvolia infuriata dei cieli tonanti, in rime barbare.|
Sobbolle lenta l'acqua bassa mentre guardo in nuove feritoie di quiete colline tempestate nella notte da tetri lampi. Sale grosso nel bicchiere di riso non toglie la fame al tuo ricordo, a metà fra il sacro e il profondo, ma almeno a me che solo per te cucinerei bene, tu che con dolci occhi grandinanti, nell'anima mia, spacchi le persiane | e annienti i campi.
Franck Lefleur
